I presupposti da cui è nato il progetto

Nel 2015 è stata costituita l'ACT - Associazione dei Comuni Toscani, sciolta poi nel 2019. Essa comprendeva i maggiori Comuni dell'area: Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo, Rio Marina con l'obiettivo di allargarsi anche ad associare i Comuni  limitrofi di Follonica, Portoferraio e Castagneto Carducci.

ACT aveva sposato il modello dell'Organizzazione Territoriale dotandosi di una staff di consulenti esterni, come Segreteria dell'Associazione (Impresa Insieme S.r.l.), portatori di know-how di modelli organizzativi nuovi (Organizzazione Territoriale) e di metodologie di progettazione partecipata (Formazione-Intervento®).

Ciò ha consentito:
1. La sottoscrizione, a marzo del 2016, di un Protocollo d'intesa tra i Comuni ACT e la Rete delle Scuole del territorio che definiva non solo gli intenti comuni e i progetti strategici su cui lavorare, ma anche una struttura organizzativa per definire e realizzare progetti da portare avanti in modo sinergico.

2. La sottoscrizione di un Contratto di Rete, a gennaio del 2016, con le Imprese Turistiche del territorio che consentisse di disporre di un interlocutore unico per le politiche di sviluppo turistico, di strutturazione dell'offerta e di qualificazione professionale degli addetti.

3. L'attivazione a marzo del 2015 di un comitato promotore con una rappresentanza delle imprese del territorio per lo sviluppo di un vasto programma per la realizzazione di una SMART LAND.

La Rete di scuole e il Laboratorio dell'occupabilità, al centro, avrebbe costituito il fulcro fondamentale.

Il Laboratorio dell'occupabilità e ciò che gira intorno ad esso si isarebbe così nterfacciato  con la RETE  DELL'INNOVAZIONE (accordo con l'Università di Pisa e La Sapienza di Roma; i centri di Ricerca; la rete innovatori: Polo tecnologico di Navacchio, BIC Lazio sui Fab Lab, Assessori dell'innovazione,
Formez e Forum P.A, Link Campus University, la Società italiana di Ergonomia, l'Istituto di Ricerca sulla Formazione Intervento, ecc.).

Un'operazione che, oltre a portare know-how sul territorio avrebbe portato il territorio a confrontarsi con altre realtà che, per motivi diversi, hanno dovuto o potuto sviluppare anticipatamente alcuni cambiamenti importanti che assicurino nuova occupazione.

La distintività  era far lavorare la  Rete  sull'innovazione tecnologica nella didattica e farà di essa la chiave per intervenire sulla “cultura della comunità”
(cit. E.SCHEIN), così da aiutare l'intera comunità a pensare in modo diverso e ad aiutare i giovani, e quelli un po' più adulti, ad introdurre nel proprio lavoro e nelle organizzazioni dove lavorano quel “quid tecnologico nuovo” che rende più adeguato il sistema in uso e quindi più capace di proteggere e alimentare l'occupazione sul territorio.

La denominazione data al progetto “ColLABORando” è stata l'espressione di tale obiettivo strategico.


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